Come avviare un’impresa sfruttando il brand in qualità di asset della strategia di business.
È ormai un'ovvietà il fatto che l'avviamento oggi di una nuova azienda è tutta un’altra storia rispetto a solo dieci anni fa. Sono cambiate tante cose, dai modelli di consumo a quelli organizzativi.
Per emergere in un periodo economico difficile come quello attuale è necessario individuare il modo per distinguersi dagli altri. Purtroppo, facendo leva su una strategia di business basata solo sul prodotto o servizio si rischia un approccio al mercato già perdente ancor prima di iniziare, offrendo il fianco alla concorrenza globalizzata caratterizzata da una guerra sul prezzo senza precedenti.
L'asset da valorizzare oggi è il brand, un’entità che viaggia in parallelo con il prodotto e per conto dell’azienda, in modo preponderante e incredibilmente autonomo rispetto al prodotto e all’azienda stessi.
Per comprendere meglio questa epoca rivoluzionaria, occorre concentrarsi sul concetto Brand 3.0: la marca non è il marchio e i suoi valori non devono coincidere con quelli del prodotto o dell’azienda.
Per creare un brand, il primo passo in un ideale processo di sviluppo è, quindi, costituito dall’acquisizione cognitiva di questa prima regola, la quale genera il nuovo archetipo della cultura d’impresa: la marca, a parità del percepito sulle peculiarità di un’offerta, costituisce l’unico valore aggiunto di un prodotto/servizio.
Ciò avviene perché, oggi, non può più essere convincente una dichiarazione esplicita sulla propria bravura o qualità: il sistema per vendere i pregi di una proposta commerciale si basa essenzialmente sulla capacità di porsi in maniera differente dai competitor. Essere percepiti dai propri clienti come diversi è, pertanto, il fattore critico per il successo di un’azienda del terzo millennio ed è fattibile solo attraverso la propria marca che, per osmosi, rende unici e colmi di significato i prodotti a essa collegati.
Guarda alcuni casi di imprenditori che hanno scelto Univisual per avviare la propria azienda:
Approfondisci l’argomento leggendo l’articolo pubblicato sul magazine di management de Il Sole 24 Ore